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Brindisi

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L’area in cui sorge la città venne abitata fin dall’epoca del bronzo, come testimoniano alcuni ritrovamenti effettuati nella zona. La città assunse importanza strategica al tempo dell’impero romano grazie al suo porto punto di transito degli eserciti verso l’oriente ma anche crocevia di traffici commerciali. La città è posta in un’insenatura naturale sulla costa, all’interno della quale si aprono più bracci di mare,  fu grazie alla  protezione naturale dalle mareggiate e  dalle incursioni nemiche che la città potette svilupparsi non solo economicamente ma anche culturalmente. Durante il periodo romano venne collegata via terra da due importanti vie di comunicazione come la Appia e la Traiana mentre nell’83 a.C. venne elevata a Municipio, successivamente ai suoi abitanti venne riconosciuta la cittadinanza romana. Con la caduta dell’impero venne dominata dai Longobardi, dai Bizantini e dai Normanni, sotto il dominio di Federico II di Svevia venne scelta come sede per il matrimonio con Jolanda regina di Gerusalemme e  venne costruito il castello difensivo. Durante il periodo delle crociate la città e il suo porto riacquistarono l’importanza persa durante il periodo delle dominazioni Longobarde e Bizantine, fu in questo periodo venne costruita la nuova cattedrale. Sfortunatamente nella metà del 1300 la città venne colpita dalla peste che causò una grave crisi demografica ed economica dalla quale cercarono di risollevarla gli Angioini. Il porto a causa del progressivo impaludamento subì un periodo di profondo declino che durò fino al risanamento delle paludi e all’apertura, avvenuta nel 1775 sotto la dominazione Borbonica, del canale di uscita. Durante l’800 il porto riacquistò la sua importanza divenendo durante la I guerra mondiale un punto strategico per le operazioni navali nell’Adriatico mentre durante la II guerra mondiale vi si rifugiarono Vittorio Emanuele III e il maresciallo Badoglio.

Coordinate GPS: 40.6327278, 17.941761600000063
Ufficio del Turismo: Lungomare Regina Margherita

Da vedere:

Castello Svevo:

Costruito nel 1227 su volere di Federico II di Svevia con funzioni puramente difensive ospitò le guarnigioni poste a difesa del territorio. Per la sua costruzione vennero utilizzati materiali provenienti da vecchie mura e monumenti in rovina. Il complesso originale aveva forma trapezoidale con un torrione centrale, torri angolari e tutt’intorno un fossato di protezione, sotto la dominazione Angioina prima e Aragonese poi il castello subì numerose modifiche e ampliamenti tra le quali una nuova cinta muraria, dei torrioni circolari e un nuovo fossato che diedero al castello le forme attuali. Dagli inizi del 1900 il castello è parte di un’area militare e durante la I guerra mondiale venne  utilizzato come base dalla Marina Militare. Il castello è visitabile solo su prenotazione.

Castello Alfonsino o Aragonese:

La fortezza posta sull’isola di Sant’Andrea è collegata alla terra ferma da un ponte costruito nel 1869 con una lunghezza di circa 450 metri. La costruzione della fortezza venne iniziata nel 1481 su volere di Ferdinando I di Aragona per rafforzare le difese della città e del porto sempre a rischio di attacchi provenienti dall’oriente ma terminata successivamente dal figlio Alfonso al quale deve il nome. Il complesso è costituito da due distinte parti il Castello Rosso il cui nome si deve al colore dei mattoni con i quali è costruito e il Forte edificato in epoca successiva come alloggio delle guarnigioni. Per una visita al castello si consiglia di recarsi all’ufficio informazioni turistiche.

Colonne Romane:

Delle colonne romane ne rimane oggi solamente una posta in cima alla scalinata che conduce al comune l’altra di cui se ne vede il basamento cadde nel 1528. La colonna in Cipollino d’Africa è alta 19 metri e secondo la tradizione assieme alla gemella segnavano il termine dell’antica via Appia, in realtà si pensa fossero parte di un monumento dedicato alla vittoria. Sulla desta della colonna è posta un’epigrafe ad indicare il luogo dove sorgeva la casa in cui morì Virgilio.

Duomo:

Dedicata a San Giovanni Battista la cattedrale venne edificata tra il 1089 e il 1143 in stile romanico, sfortunatamente venne quasi completamente distrutta dal terremoto del 1743, in seguito ricostruita subì nel corso del tempo notevoli rimaneggiamenti. La facciata tripartita da lesene è ornata da nicchie con statue in pietra dei santi Leucio, Teodoro, Lorenzo da Brindisi e Giustino de Jacobis. L’interno a tre navate conserva i resti di un pavimento a mosaico del XII secolo mentre nella cappella dedicata a San Teodoro sono conservate le spoglie del Martire, di notevole interesse il coro ligneo del 1500.

San Giovanni al Sepolcro:

Costruita nell’XI secolo su volere di Boemondo d’Altavilla  la chiesa è considerata un gioiello di architettura normanna. La chiesa a forma di ferro di cavallo fu prima sede dei Templari e successivamente dei Cavalieri del Santo Sepolcro. La facciata è ornata da un bel portale decorato preceduto da un piccolo portico sorretto da due colonne. All’interno sono visibili tracce di affreschi del ‘200-‘300.

Museo Archeologico Nazionale “Francesco Ribezzo”:

Si accede al museo tramite il Portico dei Cavalieri Gerosolimitani unico resto di un antico complesso costruito nell’XIV secolo. Il museo conserva al suo interno bronzi e ceramiche appartenenti al VI e III secolo a.C. oltre che vetri e monete. Di notevole interesse la sezione dedicata all’archeologia subacquea dove sono custoditi bronzi di età imperiale raffiguranti Lucio Emilio e di uno sconosciuto cittadino togato.

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