Portogallo

Frizzante, colorata, moderna ma pur sempre legata alle tradizioni ed al suo ricco passato, come nel migliore costume britannico. Dublino nonostante le sue dimensioni piuttosto ridotte, rispetto alle altre capitali europee, offre una svariata quantità di cose da fare e da vedere. Divisa in due dallo scorrere del fiume Liffey, la città venne fondata in epoca vichinga anche se nella zona esistevano già insediamenti di popolazioni gaeliche. Negli ultimi anni la città ha vissuto una profonda trasformazione passando dall'essere una triste e grigia città industriale ad una città mondana e ricca di attrattive, molti fatiscenti quartieri si sono trasformati in luoghi alla moda ove si possono trascorrere piacevoli serate tra boccali di birra e musica tradizionale, è il caso del quartiere Temple Bar, per arrivare ai moderni quartieri finanziari e commerciali come quello dei Dockland.

Allegra città molto frequentata dai turisti in quanto punto di partenza per scenografiche escursioni nel vicino Parco Nazionale con i suoi splendidi boschi e i suoi pittoreschi laghi e la famosa cascata di Torc. Lanciata come località turistica da Thomas Browne iniziò la sua continua ascesa dalla visita della Regina Vottoria avvenuta nel 1895. Le casette colorate, gli allegri pub, le antiche insegne dei negozietti delle vie del centro fanno di Killarney una delle città più amate e visitate dai turisti. Il modo migliore per vederla è attraverso una passeggiata su uno dei caratteristici calessi trainati da cavalli, mentre la stagione migliore è la tarda primavera o l'autunno quando la rigogliosa natura dà il meglio di sè. Degna di nota è la chiesa di ST. Mary consacrata nel 1855.

Killarney è anche il punto di partenza del "Ring of Kerry" un percorso ad anello della lunghezza di 179 chilometri che attraversa paesaggi molto pittoreschi e suggestivi; per i più sportivi rappresenta invece il punto di partenza della Kerry Way un percorso da effettuare a piedi della lunghezza di circa 200 chilometri.

Si tratta di un percorso ad anello, molto ben segnalato, della lunghezza di circa 45 chilometri sulla R559 che partendo da Dingle costeggia la magnifica costa posta a sud della città fino a Slea Head per poi dirigersi verso l’entroterra ed arrivare dalla parte opposta della penisola e ritornare a Dingle; un percorso che in una manciata di chilometri racchiude in sé l’essenza dell’isola, quella che siamo abituati a vedere nelle cartoline e che continua a farci sognare. La strada costeggia, affascinanti scogliere e bellissime spiagge ove i più temerari potranno fare un bagno nelle acque dell’oceano, attenzione però qui il tempo muta con una rapidità incredibile da un momento all’altro ci si può trovare avvolti in una fitta nebbia oppure nel cuore di un violento temporale ma subito dopo le nuvole, che qui corrono velocissime, lasceranno il posto al sole. Passata la baia di Ventry con la sua spiaggia lunga 5 chilometri si giunge a Fahan ove è d’obbligo una visita alle rovine di Dunbeg Fort (visita a pagamento) con le sue mura sesse fino a 6 metri poste al limitare della scogliera. Lasciato alle spalle Dunbeg Fort da notare, verso l’interno, edifici circolari in pietra costruiti nel XII secolo, conosciuti con il nome di beehive huts. Raggiunta la parte più meridionale della penisola la strada volge verso l’interno per arrivare dalla parte opposta della penisola ove si gode di magnifici panorami sulle Blasket Island, che spuntano dal mare come aguzze fauci. Il percorso è facilmente percorribile in macchina anche se in alcuni punti la strada si fa abbastanza stretta, tortuosa e con un fondo piuttosto accidentato più faticoso con mezzi di dimensioni più grosse.

Piccola cittadina posta sul lato sud-est della penisola, caratteristiche le sue casette colorate, i suoi pub ove si respira l’Irlanda più autentica e i suoi deliziosi negozietti di manufatti artigianali, tra i migliori ove comperare gioielli gaelici o capi in lana lavorati a mano. Dingle dà il meglio di sé nel tardo pomeriggio quando i pub si riempiono di clienti e le strade di artisti che suonano musiche tradizionali. La città, di origini medioevali, fu fin dall’antichità il più importante porto commerciale della contea grazie anche alla sua posizione piuttosto riparata dai venti. Da vedere l’acquario posto sul lungomare ove sono ospitate circa 1000 specie marine e l’ex convento che ora ospita l’istituto di diffusione di arte celtica, nell’adiacente cappella da notare le vetrate artistiche opera di Harry Clarke. Dal porto partono quotidianamente escursioni in barca per ammirare delfini e se si ha un po’ di fortuna balenottere e foche.

Capoluogo della contea di Kerry, la città di origini medioevali sorge sulla foce del fiume Lee. Anticamente era costituita da una manciata di case che poi si trasormò in un villaggio fortificato intorno a Desmond Castle. Distrutto ad opera delle truppe del generale Cromwell venne interamente ricostruito assumendo nel tempo grande importanza politica e commerciale. Spicca nel paesaggio cittadino il Blannerville Windmill, antico mulino a vento ancora funzionante. Dalla sua sommità si gode di un bel paesagio sulla baia e sull'estuario del fiume. In Denny Street si trova il Kerry Country Museum ove viene narrata attraverso scenografiche ricostruzioni la storia della città e del territorio circostante. Molto pittoresco il centro storico cittadino con la sua grande piazza i suoi negozi e i suoi pub.

Uno dei luoghi ove la natura, più di ogni altro posto d’Irlanda, fa sfoggio di sè offrendo paesaggi mozzafiato ed emozioni forti come solo una terra selvaggia incessantemente modellata dall’acqua e dal vento può regalare. Scogliere a picco sul mare che si trasformano d’incanto in lunghe lingue di sabbia incorniciate da ciuffi di erica dal viola intenso e fiori dal giallo sgargiante. Alla più meridionale ed autentica delle tre penisole della contea di Kerry, con il suo continuo mutare di paesaggi, vanno dedicati almeno due-tre giorni. L’itinerario può cominciare da Tralee e terminare a Killarney punto di partenza del famoso Ring of Kerry.

Rate this item
(1 Vote)

Shopping

Gli amanti dello shopping troveranno diversi spunti per effettuare i loro  acquisti a partire dai classici maglioni in lana e dai gioielli celtici per arrivare ai famosi wisky come il Tullamore oppure il Jameson. Moltissimi sono poi i negozi che vendono souvenirs o gadget tipici irlandesi mentre, nelle principali città si trovano numerosissimi centri commerciali con negozi delle marche più note a livello internazionale a prezzi molto concorrenziali rispetto all'Italia. Se viaggiate con un volo low-cost il problema sarà far stare tutto in valigia.

Maglioni Isole Aran

Ma partiamo da uno dei prodotti tipici più noti a livello internazionale al quale pochi turisti riescono a resistere alla tentazione di acquistarne almeno uno: i maglioni delle Isole Aran. Questi maglioni anticamente venivano indossati dai pescatori delle isole Aran e lavorati a mano dalle donne utilizzando lana grezza e non lavata in modo che non perdesse la sua impermeabilità. Ogni famiglia aveva la sua particolare lavorazione che la contraddistingueva dalle altre, ogni maglia poteva avere fino a 100.000 punti. Oggi, i maglioni delle isole Aran sono diventati un capo di gran moda in tutto il mondo grazie anche a personaggi famosi come Bill Clinton a Taylor Swift e Sarah Jessica Parker che li hanno indossati in pubbliche apparizioni. Le lavorazioni si sono però piuttosto standardizzate, le lane vengono accuratamente lavate e gran parte di loro vengono fatti a macchina utilizzando in aggiunta filati come il Chachemir, il lino e la baby Alpaca, nonostante tutto non hanno perso il loro antico fascino e il loro calore. Oggi i maglioni delle Isole Aran vengono venduti in tutta Irlanda anche se ovviamente il posto migliore ove comperarli è proprio nelle isole o nei piccoli centri turistici, nelle grandi città si rischia di pagare di più un prodotto di qualità inferiore. Diffusa in tutta Irlanda, con vendita anche on-line è la catena  Aran, a Dublino proprio di fronte all'ingresso del Trinity College se ne trova uno. A Cork, molto vicino a Blarney Castle si trova invece il più grande outlet al mondo di prodotti tipici Irlandesi anche qui si può trovare una vasta scelta di maglioni, mantelle, sciarpe, cappelli e pancotti in lana lavorata.

Gioielli Celtici

Una tradizione che deriva dalle antiche popolazioni celtiche più precisamente dai druidi abili lavoratori di metalli e al contempo molto spirituale, la cui spiritualità era contraddistinta dal forte legame con la natura, dal rispetto del tempo e dal suo ciclico scorrere. La loro tradizioni e la loro cultura la ritroviamo ancora oggi nelle musiche nei gioielli e nei monili. Abilissimi nella lavorazione dei metalli e delle pietre l'arte degli artigiani celti si concentrò su di un repertorio fatto di nodi dai più semplici ai più elaborati il cui scopo è allontanare gli spiriti maligni da chi li indossa o portare all'eternità, croci, intrecci e spirali, simbolo dell'eternità, tutti comunque come rappresentazione dell'equilibrio dell'universo e dei misteri del cosmo. I celti avevano uno spiccato senso del colore che riversarono ovviamente anche nella produzione dei gioielli che smaltavano con colori brillanti. Ancora oggi molti gioielli sono smaltati di verde, blu oppure rosso. In quasi tutti i luoghi turistici si trovano gioielli della tradizione celtica dai bracciali alle collane agli anelli, fate però molta attenzione in quanto solo alcuni sono in argento. A Dingle si trovano molti negozietti che vendono gioielli celtici in argento a prezzi molto concorrenziali, a Kinsale potrete recarvi nella bottega di Dominic Dolan, la cui famiglia produce gioielli celtici dal 1647 e dove potrete ammirare il tavolo da lavoro sul quale vengono prodotti alcuni dei gioielli in vendita.

Whisky

 In Irlanda vengono prodotti alcuni dei whisky più famosi al mondo tra questi il Tullamore, il Jameson, il Connemara, il Bushmills. Di alcune di queste distillerie è possibile visitare gli antichi stabilimenti ove vengono illustrate le varie fasi di produzione ed in genere al termine della visita viene offerta una degustazione. Quasi tutte le visite terminano nello store aziendale dove è possibile acquistare bottiglie di whisky, crema di whisky, caramelle al mou con whisky, cioccolatini al liquore, magliette, felpe e altri gadget. Molto bella la Jameson experience che si può fare sia a Dublino che a Middletown ove John Jameson nel 1780 iniziò a produrre il whisky a tripla fermentazione che in breve tempo divenne uno dei più consumati al mondo. Stessa cosa si può fare nella città di Tullamore ove viene prodotto l'omonimo whisky, a fianco del suo store c'è anche un pub ove è possibile consumare pasti.

Birra

 Tra le 10 cose da fare a Dublino sicuramente una delle prime è visitare il Guinnes Storehouse sito negli antichi stabilimenti di produzione. La visita, molto suggestiva, termina anche in questo caso nello store aziendale dove sono in vendita boccali di birra, cioccolatini e squisite caramelle al mou prodotte con la birra, t-shirt, felpe, portachiavi, addobbi per l'albero di natale e altri gadget tutti rigorosamente marchiati Guinness. Anche in questo caso è impossibile uscire a mani vuote, molto carine sono le magliette riportanti le vecchie pubblicità, i poster e i grembiuli da cucina.

 

Come Arrivare

 

Come Muoversi

L'Irlanda non è molto vasta ma, le sue strade sono molto piccole e tortuose quindi, anche per piccole distanze ci si può impiegare molto tempo. I mezzi di trasporto pubblico, seppur efficienti, non raggiungono tutte le località di interesse turistico alcune compagnie di autobus privati organizzano gite giornaliere per i siti più noti. Il modo migliore per muoversi in Irlanda è sicuramente l'automobile, se non vi spaventa la pioggia anche la moto può essere un buon mezzo. 

Quando andare/Clima

L'Irlanda ha un clima mai troppo freddo e mai troppo caldo, è però spesso battuta da forti venti e il tempo cambia di ora in ora. Durante il periodo estivo si va da un minimo di 15 gradi ad una temperatura massima di 22 gradi, con parecchie differenze tra l'Irlanda del SUD, dove si può arrivare anche a 30 gradi, e quella del Nord. In inverno la temperatura raramente scende sotto lo zero, ma si attesta tra i 4 gradi e i 10. A causa dei forti fenti che spesso accompagnano la pioggia è sconsigliabile munirsi di ombrellini ma è preferibile avere giacche o meglio ancora mantelle anti pioggia e anti vento. La stagione migliore per andarvi è sicuramente la tarda primavera e l'inizio dell'estate quando le giornate sono molto lunghe (il sole tramonta intorno alle 22) e i momenti di pioggia sono più ridotti.

Dove Dormire

 

Dove Mangiare

 

Che cosa mangiare

 

Che cosa mettere in valigia

L'isola verde è una terra costantemente battuta dai venti causa i quali sono la causa principale dei rapitissimi cambiamenti delle condizioni meteo che avvengono in una giornata. Durante un soggiorno in Irlanda vi capiterà sicuramente di alzarvi con una splendida giornata di sole senza una nuvola all'orizzonte e due ore dopo trovarvi sotto un violento acquazzone per poi riveder splendere il sole. In una vacanza in Irlanda dovrete qindi prevedere di mettere in valigia
- una giacca anti vento e anti pioggia, meglio ancora una mantella sotto la quale potrete riparare la vostra borsa o il vostro zaino, evitate gli ombrelli in quanto con il vento rischiate di romperli e di non proteggervi dalla poggia
- scarpe comode e possibilmente chiuse
- una felpa
- un pile leggero
- pantaloni lunghi con la cerniera che all'occorrenza diventino corti, si saranno utilissimi soprattutto al sud ove il tempo campia rapidissimamente
- una sciarpa oppure un foulard per proteggere il collo dall'incessante vento
- se avete in previsione di andare nella costa del sud un aciugamano di microfibra e ciabattine infradito per rilassarvi sulle bellissime spiagge, se ve la sentite anche un costume da bagno ma tenete presente che l'acqua è piuttosto fredda anche in agosto

Elettricità

In Irlanda del Nord e del Sud l’energia elettrica viene erogata secondo differenti voltaggi: 220V in Irlanda del Sud e 240 in quella del Nord. Se vi recate quindi in Irlanda del Nord sappiate che le prese di corrente non sono compatibili con nostre in quanto hanno tre buchi rettangolari. E’ bene quindi munirsi di un adattatore che potrete trovare direttamente in loco in genere anche negli aeroporti.

San Patrizio

La festa di San Patrizio, o meglio Saint Patrick’s, protettore d’Irlanda si tiene ogni anno il 17 di marzo ed è molto sentita su tutta l’isola. Tutte le attività commerciali e industriali si fermano per permettere agli abitanti di festeggiare il loro protettore attraverso la preparazione di piatti tipici, musiche, spettacoli teatrali, grandi parate e fuochi d’artificio. Molto speciale è la parata di San Patrizio che si tiene a Dublino e coinvolge circa 500.000 persone che si riversano in costume per le vie del centro in una specie di grande parata carnevalesca con carri allegorici musiche danze travestimenti e spettacoli di ogni genere. A San Patrizio la tradizione vuole che si indossi qualche cosa di verde, colore simbolo d’Irlanda, così l’isola già di per sé verde diviene verdissima.
Secondo la leggenda San Patrizio nacque in Scozia ma, rapito, venne venduto come schiavo in Irlanda ove si ambientò molto bene imparando la lingua e divenendo dapprima diacono, poi prete ed infine arcivescovo. E proprio a San Patrizio si attribuisce il fatto di aver combattuto con i serpenti e di averli scacciati dall’Irlanda per questo motivo ora sull’isola non vi sono rettili

 

 

Città di origini medioevali posta sulla foce del fiume Blackwater, che, in passato, gli conferì grande importanza strategica e militare. Anticamente protetta da una possente cinta muraria lega la sua storia a quella di Walter Raleigh che nel 1588 la ricevette in dono dalla regina Elisabetta I. Fu proprio in questa città che il regista John Huston girò gran parte delle scene del film Moby Dick. Secondo la leggenda, fu proprio in questa città che per la prima volta in Irlanda venne piantata la patata, che strasformò radicalmente la tradizione culinaria dell'isola. 

Da Vedere:

St Mary's: la chiesa venne costruita intorno al XV secolo ma, rimase per lunghi anni in stato di abbandono. Nel 1848 iniziarono lavori di restauro che permisero il riutilizzo dell'edificio. Al suo interno è ospitato il monumento sepolcrale di Sir Richard Boyle, conte di Cork.

Mura medioevali: poste dietro all'antica chiesa, è ciò che rimane dell'antica cinta muraria che proteggeva la città dagli attacchi esterni. Un tratto di esse è ancora accessibile e offre un bel panorama sulla città e sulla baia.

Clock Gate Tower: anticamente collegata alla cinta muraria e utilizzata come prigione ospita ora una mostra sulla storia e la vita della città.

Vai al Sito

Gli Azulejos

Sono piastrelle di ceramica di solito quadrate, con lati di 12 cm., decorate e smaltate, molto presenti nelle architetture spagnole e portoghesi, dove formano motivi geometrici sulle facciate delle case o narrano storie, sacre e profane, come, ad esempio, quelli che potete ammirare nelle chiese e nei monasteri.
Gli azulejos traggono origine dagli antichi alicatados, introdotti nella Penisola Iberica dagli Arabi tra il XIII e il XV secolo. Si trattava di lastre di argilla smaltate e colorate che venivano ritagliate con pinze (alicates) e assemblate insieme per formare colorate decorazioni per pavimenti e pareti.
Nella Cappella del Palazzo reale di Sintra si può ammirare il più antico esempio di alicatados portoghesi nel pavimento del XV secolo.
Fu proprio a partire dal XV secolo che, per semplificare la difficile opera di ritaglio degli alicatados, ci si orientò per ritagliate l’argilla ancora fresca con stampi di metallo di forma regolare, che presto, per ulteriore semplificazione, divennero quadrati.
Semplificata la forma (con soli quattro quadrati era possibile replicare all’infinito qualsiasi disegno), occorreva semplificare anche le tecniche di colorazione che, in cottura, tendevano a mescolarsi, finché, nel XVI secolo fu adottata la tecnica della maiolica, conosciuta come “pittura italiana”, introdotta a Siviglia dall’italiano Francesco Nicoloso, detto il Pisanello. Gli azulejos del ‘700, sulla scia delle porcellane cinesi che erano di gran moda in quel periodo, sono quasi esclusivamente mattonelle azzurre e bianche, secondo uno stile di grande armonia che ha reso celebre quest’arte nel mondo.
Splendidi esempi se ne trovano nella Chiesa di Săo Vicente de Fora, che domina la collina dell’Alfama. La Chiesa, chiamata così perché al tempo della sua costruzione (1582-1627) si trovava al di fuori della cinta muraria della città di Lisbona, oltre ad essere preziosa per le sue linee essenziali, ha il chiostro interamente decorato di azulejos del XVIII secoli, ispirati alle fiabe di La Fontaine.
Nella portineria del suo convento, inoltre, un pannello di azulejos raffigura la presa di Lisbona e la sconfitta dei Mori.

Il Tago

Il Tago, fiume molto celebrato da pittori e poeti, soprannominato “mare di paglia” per i suoi riflessi d’oro, nasce in Spagna e sfocia nell’Oceano atlantico, dopo un viaggio di 800 km.È sul Tago che si affaccia il porto di Lisbona.
Nel XVI secolo è qui che la città vide affluire l’oro e l’avorio dall’Africa, il pepe e la cannella dall’India, la seta dalla Cina e il tabacco dall’America.
Tutt’oggi il porto di Lisbona rappresenta uno dei principali scali marittimi d’Europa e i suoi docks, le sue banchine, i suoi depositi si susseguono per ben 20 Km. di lunghezza.
Ogni giorno salpano anche navi-traghetto (cacilheiros) turistici che propongono crociere di 2 ore verso i principali luoghi di interesse e dal mare la vista della Praça do Comércio è veramente indimenticabile. Bei tramonti si possono fotografare dal ponte sospeso 25 de Abril.

Il tram 28

Non si può immaginare Lisbona senza il suo pittoresco tram n. 28 che dal 1901 si arrampica ogni giorno sulla collina fino al castello di São Jorge lungo un percorso lunghissimo, che va da Graça ad est fino a Campo Ourique e alla Basilica di Estrela ad ovest.
I tram originali, piccoli, di colore giallo e bianco, risalgono al 1930, ma anche quelli più recenti mantengono inalterate nel tempo le loro caratteristiche originali, come le finiture cromate e i pannelli di legno lucide, ma anche le scomode panche di legno.
Per i turisti la parte migliore del viaggio è quella orientale, quando il tram 28 attraversa l’Alfama, il quartiere più antico della città, e si ferma, anche se in modo irregolare, vicino a molte delle principali attrazioni di Lisbona, regalando scorci mozzafiato del Tago e dell’Alfama coloratissime opere di Street Art.
Un altro aspetto affascinante del percorso è la ripidità della salita da una parte e la strettezza di alcune strade dall’altra che fanno sì che il tram arrivi quasi a sfiorare in più occasioni i muri delle case.
Il tram 28 può essere un buon motivo per acquistare la Lisboa Card o la tessera Siete Colinas: si potrà scendere e salire a piacimento per visitare le attrazioni che si trovano lungo il suo percorso. Si potrà anche pensare di fare più volte il viaggio, sedendosi sia a destra sia a sinistra, per godere di tutti i possibili scorci della città.
Essendo un autobus molto amato dai turisti, ma utilizzato anche dai lisbonesi, è di solito molto affollato. È consigliabile evitare di prenderlo nelle ore di punta e salire ai capolinea per garantirsi un buon posto a sedere, tenendo presente che nei giorni feriali il tram passa ogni 10 minuti circa e che il viaggio da un punto all’altro della città dura circa 40 minuti.
Anche la linea 12 compie più o meno lo stesso percorso del 28. Decisamente meno emozionante, ma utile ed efficiente è anche il tram 15 che vi permetterà di raggiungere comodamente Belém.

I MIRADOUROS

Sono i punti panoramici di Lisbona, dai quali godere di splendide viste della città.

Miradouro de Santa Luzia

È un bel terrazzo con aiole e muretti decorati con azulejos, che si affaccia sull’Alfama. Non dimenticate di osservare gli azulejos bianchi e blu che ritraggono scene dell’assedio di Lisbona del 1147, nella parte posteriore del miradouro.

Miradouro da Graça: è una piazza circondata dai pini, dalla quale si ammirano splendidi tramonti e il centro della città.

Miradouro de Santa Catarina. È considerata la zona più bohémienne di Lisbona e offre un panorama che va dal fiume, al Cristo Rei e al Ponte 25 de Abril. Ci si può arrivare con l’Elevador da Bica (funicolare del XIX secolo che parte da Rua da Bica de Duarte Belo).

Miradouro de São Pedro de Alcântara. Ci si arriva con l’Elevador da Glória, da Praça dos Restauradores o salendo lungo la ripida Calçada da Glória. Offre una bella vista del Castello

Miradouro da Senhora do Monte. Si può raggiungere a piedi dalla fermata Rua da Graça del tram 28, camminando lungo Rua da Senhora do Monte, in direzione ovest. Si arriva alla parte più alta di Graça, da dove la vista arriva ad abbracciare anche il castello.

LISBONA GRATIS

-          I Miradouros, da cui godere di splendidi panorami della città
-          Tutti i Musei di Lisbona prevedono giornate od orari ad ingresso libero. Consultate i siti per informazioni aggiornate.
-          Concerti di musica classica nel Parco del Museo Kalouste Gulbenkian, la domenica a mezzogiorno.
-          Concerti di musica jazz presso il Centro Culturale di Belem, in estate, di giovedì presso la Cafetaria Quadrante

Page 12 of 175

Portogallo

Italian English French German Portuguese Russian Spanish
Utilizziamo i cookie per migliorare il nostro sito e la vostra navigazione..  Per saperne di più.  Accetto i Cookie da questo sito