Roma: il giro delle 7 chiese
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Anche se oggi l’espressione “fare il giro delle sette Chiese” ha acquistato una valenza negativa, sinonimo di perdere tempo, di non trovare nessuno disposto ad ascoltare o a dare una mano, un tempo il Giro delle Sette Chiese era un obbligo morale molto sentito per  i pellegrini che giungevano a Roma.

Il numero sette era probabilmente collegato alle sette tappe della Passione di Gesù, ma anche ai sette sacramenti, alle sette opere di misericordia e così via ed era anche il numero di chiese ragionevolmente visitabili nell’arco di una giornata.
Nel XVI secolo questa antica tradizione fu recuperata da San Filippo Neri che ne fissò regole più precise.
Doveva essere un percorso da fare a piedi, non una processione, ma piuttosto una sorta di gita che alternasse momenti di preghiera a momenti di svago e ristoro.
Il percorso era organizzato ad anello; era lungo circa 20 Km e si poteva percorrere in uno o due giorni, toccando le quattro Basiliche Maggiori e tre tra le Basiliche Minori più importanti di Roma:

San Pietro in Vaticano
San Paolo fuori le mura
San Sebastiano
San Giovanni in Laterano
Santa Croce in Gerusalemme
San Lorenzo fuori le mura
Santa Maria Maggiore

In tempi più recenti, la tradizione romana del Giro delle Sette Chiese era più semplicemente una preghiera da recitarsi nei pressi del Cristo morto in sette diverse Basiliche nei giorni del Venerdì Santo o del Sabato Santo: un atto di devozione legato, quindi, alla Quaresima.
Attualmente questa tradizione viene mantenuta dalla Congregazione dell’Oratorio San Filippo Neri che la ripropone in forma collettiva, con partenza serale da Santa Maria in Vallicella e arrivo la mattina del giorno dopo alla Basilica di Santa Maria Maggiore.

Se volete conoscere i prossimi appuntamenti per questa suggestiva passeggiata notturna, potete collegarvi al Sito

È una delle chiese più grandi al mondo. Fu edificata dall’Imperatore Costantino nel 320 sul luogo di sepoltura dell’Apostolo Pietro. Più di mille anni dopo, papa Nicola V ne iniziò il restauro affidandolo a Leon Battista Alberti e a Bernardo Rossellino: l’idea, poi ripresa a metà del 1400 dal Bramante, su incarico di papa Giulio II, era quella di fondere insieme, in una costruzione grandiosa, gli elementi architettonici del Pantheon e della Basilica di Massenzio. Durante i pontificati successivi i lavori di quella che fu chiamata la fabbrica di San…
È per dimensioni la seconda Basilica romana, dopo quella di San pietro e, anche se si trova nel territorio della Repubblica Italiana, gode dell’extraterritorialità della Santa sede. Dal 1980 è considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Fu l’imperatore Costantino nel 324 ad ampliare e trasformare in Basilica la cappella costruita dai primi cristiani lungo la via Ostiense, a circa 2 km al di fuori delle mura Aureliane, nel luogo in cui, secondo la tradizione, fu sepolto l’Apostolo Paolo. La Basilica fu ulteriormente ampliata per volere dell’imperatore Onorio (395) e divenne nei secoli…
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É l’unica tra le Basiliche romane a conservare le sue strutture originali. Sorge sulla sommità del colle Esquilino, sul luogo stesso annunciato in sogno a papa Liberio e indicato con l’ insolita nevicata che il 5 agosto 358 imbiancò il colle. L’evento fu considerato miracoloso e su quel luogo fu costruita una chiesa. La Basilica attuale fu edificata per volere di papa Sisto III e dedicata al culto della Madonna, subito dopo che il Concilio di Efeso nel 431 ne aveva riconosciuto la divina maternità. É conosciuta anche con il…
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