Sicilia

Sicilia

SiciliaIl territorio della regione è costituito quasi interamente dall'isola omonima, la più grande isola dell'Italia e del Mediterraneo; la parte rimanente è costituita dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e dalle isole di Ustica e Pantelleria. È l'unica regione italiana ad annoverare due città fra le dieci più popolose del Paese: Palermo e Catania. È bagnata a nord dal Mar Tirreno, a sud dal Mar di Sicilia, a est dal Mar Ionio e a nord-est dallo stretto di Messina che la separa dalla Calabria.

In Sicilia sei siti hanno avuto il titolo di Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per la loro importanza storica, artistica, archeologica e naturalistica.

Gastronomia

Parlare di cucina siciliana vuol dire parlare delle diverse civiltà che si sono avvicendate nella dominazione dell'isola e che hanno lasciato, dal punto di vista gastronomico, un'eredità che si è mantenuta nell'arco dei secoli. A partire dalla civiltà greca soprattutto per la cottura alla griglia, l'uso dell'origano, dell'aglio e delle olive. Molto più forte è stata l'influenza degli arabi, sotto lcui la Sicilia visse un periodo di grande sviluppo che si riflettè anche sulla gastronomia. In questo periodo si sviluppò molto il commercio marittimo, la Sicilia intratteneva rapporti commerciali con molte delle popolazioni affacciate sul Mediterraneo. Anche l'agricoltura sperimentò un nuovo vigore con l'introduzione di nuove coltivazioni come la canna da zucchero, il riso, gli agrumi e la frutta secca. A testimoniare la forte influenza araba è, principalmente, la pasticceria; la stessa cassata, dolce simbolo della regione, deve il suo nome al termine arabo che significa casseruola, in riferimento allo stampo rotondo utilizzato per la sua preparazione. Anche il marzapane deve le sue origini alla cultura araba: questa preparazione dolciaria veniva utilizzata dalle monache di Martorana per confezionare dolci dalla forma e dal colore dei diversi frutti. Gli arabi lasciarono traccia del loro passaggio anche nella gastronomia salata; il cous cous di derivazione tunisina diviene  siciliano e si differenzia dal suo capostipite per il condimento con pesce invece che con carne di montone o di salsiccia ovina. Anche le melanzane, molto utilizzate nella gastronomia siciliana, devono la loro introduzione alla popolazione araba. La dominazione spagnola lasciò, anch'essa, tracce di se nella gastronomia come, per esempio, nello scapece, derivazione dell'escabeche spagnola, una sorta di carpione in cui gli ortaggi o pesci vengono prima fritti o grigliati e quindi messi sottaceto e la 'mpanata, una torta salata farcita di verdure, pesci o carni che richiama l'empanada iberica.

Siciliani Illustri

Il Politico: Francesco Crispi
L'Artista: Giuseppe Tornatore
Lo Scrittore: Andrea Camilleri

Curiosità

Celebre in tutta la Sicilia è "castagno dei cento cavalli" situato sulle pendici dell'Etna. Secondo la leggenda nel XVI secolo, Giovanna d'Aragona, proveniente dalla Spagna, fu sorpresa da un temporale mentre si stava recando a Napoli, lei e il suo seguito composto appunto da 100 cavalli e cavalieri trovarono riparo sotto le fronde del grande castagno. Nonostante il tronco principale sia bruciato nel 1923, il castagno appare ancora gigantesco infatti i quattro polloni hanno una circonferenza complessiva di 50 metri.  

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