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Anacapri

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Anacapri Anacapri

Molto più sobria ed elegante della vicina Capri, Anacapri è caratterizzata dalle case bianche che si stagliano su di un mare color turchese

Chiesa di San Michele

Costruita nel 1719 su disegno di Domenico Antonio Vaccaro, conserva al suo interno un bel pavimento maiolicato e ai lati e nell’abside tele di Paolo de Matteis e Giacomo del Po e Nicola Malinconico

Villa San Michele

Costruita sui resti di una dimora romana e di un’antica cappella dedicata a San Michele, la villa venne edificata su volere del medico svedese Alex Munthe che qui scrisse anche il libro “La Storia di San Michele” per anni uno dei libri più letti dopo la Bibbia e il Corano. La villa articolata su più livelli dispone di uno spettacolare belvedere circolare che si affaccia sul Golfo di Napoli. In questa abitazione soggiornò per diversi periodi la regina Vittoria di Svezia. Alla morte del proprietario, amante di arte e della natura, la proprietà della villa passò allo Stato svedese che ne fece un museo dove è possibile ammirare busti, sarcofagi, pavimenti romani, marmi e colonne, nel giardino si trovano una sfinge in granito e una tomba greca.

Come arrivare. Da Capri prendere l’autobus per Anacapri, scendere a Piazza Vittoria e salire la scalinata di fronte alla fermata.
Orari: Tutto l’anno tutti i gironi dalle 9 fino ad un ora prima del tramonto
Ingresso: 7€

Villa Damecuta

Si tratta dei ruderi romani di una delle 12 ville appartenute all’imperatore Tiberio. Di essa rimangono però solo alcuni ruderi, a causa di gravi danneggiamenti avvenuti con l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., dai saccheggi operati dai pirati e da successive fortificazioni militari. Poche sono le tracce che permettono di risalire alla struttura originale, tra di esse la loggia porticata lunga 80 metri con belvedere semicircolare ed un’alcova con terrazzino. In epoca medioevale sui resti della villa venne edificata una torre di vedetta. Proseguendo da villa Damecuta si arriva a Grotta Azzurra.

Belvedere Migliera

Raggiungibile tramite il sentiero della Migliera, il belvedere offre uno dei panorami più suggestivi dell’isola con affaccio sulla costa meridionale dell’isola stessa e sui Faraglioni. Nello Splendido Belvedere del Tuono sono presenti resti di epoca romana, in passato il dirupo era divenuto tristemente famoso per essere luogo di suicidi, tanto che ne parlò anche Moravia nel libro "1934" ambientato a Capri.

 

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