Arcipelago Ponziano
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                                                          Isola di Santo Stefano

Si tratta dell’isola più piccola di tutto l’arcipelago, con un perimetro che non raggiunge i 2 chilometri, di forma tondeggiante, è quasi priva di vegetazione. L’isola deve la sua fama al carcere che vi fece edificare Ferdinando IV di Borbone alla fine del ‘700. Il carcere venne utilizzato fino al 1965, quando venne definitivamente chiuso e lasciato in stato di abbandono. L’innovativa forma a ferro di cavallo, con cui venne progettato, rispondeva essenzialmente a due principi fondamentali: il primo era psicologico, le celle si aprivano solamente verso l’interno, dando l’impressione ai detenuti di trovarsi in un arroccamento completo, il secondo era di ordine pratico, consentiva di controllare tutte le celle utilizzando pochissimi sorveglianti. La particolare forma del carcere e la sua imponenza, suscitano un’impressione molto forte a tutti coloro che vi entrano, attraversando l'unico portone, sul quale è posta una lapide a ricordo della detenzione di Sandro Pertini.Isola di Santo Stefano Al centro del carcere è posta una struttura, dove il cappellano celebrava la messa e dove venivano inflitte le punizioni corporali ai detenuti. Le 99 celle avevano mediamente una grandezza di 19 metri quadrati ed arrivarono ad ospitare fino a 9-10 uomini ciascuna. Le condizioni in cui venivano tenuti i prigionieri erano molto precarie, al punto che verso la metà del 1800, nel giro di 9 anni vi morirono ben 1250 detenuti, dei quali solo 200 per cause naturali. Nel 1892 le celle vennero divise a metà, venne aggiunto un anello esterno con altre 75 celle, e il cortile venne diviso in spicchi, per evitare il contatto tra detenuti politici e comuni. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino alla sua chiusura, il carcere venne utilizzato per la detenzione dei condannati all’ergastolo. Santo Stefano è raggiungibile tramite escursioni organizzate che partono dall’isola di Ventotene, mentre il carcere è raggiungibile solamente a piedi partendo dal punto di attracco delle imbarcazioni. Il sentiero che porta al carcere è piuttosto scosceso, vi sconsigliamo quindi di avventurarvi con ciabattine da spiaggia.

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