Parco Nazionale del Gran Paradiso
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Ceresole Reale

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Su le dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
da' ghiacci immani rotolando per le
selve croscianti :
ma da i silenzi de l'effuso azzurro
esce nel sole l'aquila, e distende
in tarde ruote digradanti il nero
volo solenne.

Questi versi della poesia Piemonte vennero scritti da Giosuè Carducci durante uno dei suoi tanti soggiorni nell'Hotel Gran Paradiso a Ceresole Reale. Attualmente l'hotel, dopo essere stato inutilizzato per anni, e dopo i necessari lavori di restauro, che hanno mantenuto la sua classica struttura in pietra e legno, ha ripreso a svolgere la sua antica attività. Oltre al poeta, l'hotel ospitò altri personaggi illustri come la regina Margherita, il Duca degli Abruzzi, re Umberto e il conte di Torino, che come molti altri rappresentanti della nobiltà e della borghesia piemontese amavano trascorrere i loro periodi di vacanza tra le vette del parco. Inizialmente abitato dai Celti, il borgo subì la dominazione romana, come dimostrano alcune iscrizioni in latino nelle miniere di Cuccagna e Bellagarda. Successivamente l'Imperatore Ottone III donò il borgo al Vescovo di Vercelli, successivamente divenne feudo dei Valperga. I laghi artificiali della valle di Ceresole, riforniscono di energia elettrica quasi tutto il territorio di Torino. Le opere per lo sfruttamento delle acque iniziarono nei primi anni del '900 con la costruzione della diga di Ceresole. Per creare l'enorme bacino artificiale vennero cancellate decine di case delle varie borgate che occupavano la "conca" di Ceresole, costringendo la popolazione a stabilirsi sui pendii della valle. Dopo la costruzione del primo invaso, inaugurato nel 1931 alla presenza di Umberto di Savoia, e l'entrata in funzione della centrale elettrica del Rosone si proseguì con la costruzione di altri invasi come quelli di Agnel, di Serrù della centrale di Villa, delle dighe di Teleccio, Eugio e Palsoera poste nel vallone di Piantonetto. Ceresole, che dal 1862 è stata insignita da re Vittorio Emanuele del titolo Reale, è un'ottima base di partenza per escursioni verso il rifugio Jervis a 2250 metri di altitudine e il rifugio Leonesi a quota 2909 metri. Se siete in viaggio con i bambini o non amate effettuare escursioni sulle vette, molto gradevole può essere una passeggiata a piedi o in bicicletta intorno al lungo lago di Ceresole, in estate il lago è meta di appassionati di windsurf. A Ceresole, presso il Grand Hotel, ha sede uno dei centri visitatori del Gran Paradiso: "Homo et Ibex" il cui tema è il rapporto tra l'uomo e lo stambecco nella storia e nell'arte. L'esposizioe è organizzata con dispositivi multimediali e pannelli che ricreano una grotta con graffiti rappresentanti scene di caccia. Sono inoltre esposti numerosi oggetti di vita quotidiana, dipinti e fotografie.

Orari: Luglio e Agosto aperto tutti i giorni 9,30-12,30 e 15-18,30
Ingresso: Adulti 2,50€; Ridotto 2€; fino a 6 anni gratis
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