Portogallo

Situate nella catena dei monti Ausoni, le grotte di origine carsica, vennero scoperte nel 1926 dal barone Franchetti, e aperte al pubblico un anno dopo la loro scoperta. Il percorso di visita, reso molto suggestivo dalla illuminazione attentamente studiata, si sviluppa per circa un chilometro su comodi sentieri che toccano entrambi i rami della grotta: quello superiore e quello inferiore ancora attivo e attraversato dal fiume Mastro. Durante da visita potrete ammirare cascate, laghetti, stalattiti, stalagmiti. Di notevole suggestione sono la Grotta delle Meraviglie e il Salone dell’Aquila. Il biglietto di ingresso alle grotte comprende anche la visita la museo della civiltà contadina e dell’ulivo.

Coordinate GPS: 41.497071, 13.488861300000053
Orari: da Aprile ad Ottobre 9-19, da Novembre a Marzo 9-17
Ingresso: Adulti 8€ bambini 6€ (5-12 anni)
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fondi

La città, che secondo la leggenda venne fondata da Ercole, fu un'importante polis al punto che già nel 338 A.C. agli abitanti venne riconosciuta la cittadinanza romana. Con la caduta di Roma, la città venne prima invasa dai barbari, successivamente divenne dominio Bizantino ed infine donata alla chiesa. Nel XII secolo Fondi passò sotto il dominio della famiglia Caetani, che vi costruì il Castello e la cinta muraria. Negli anni successivi, a causa dei ripetuti saccheggi operati  da Barbarossa, dai Francesi  e dai briganti cadde in decadenza.  Attualmente la città, posta al centro di una florida area agricola, dispone di un centro molto vivo, ricco di bei negozi, bar e ristoranti, nella piazza antistante il castello vengono organizzate manifestazioni e concerti.

Coordinate GPS: 41.359119, 13.42656809999994
Ufficio del Turismo: Piazza Porta Vescovo, 2

Da vedere:

Il Castello

Si erge alle spalle di una elegante piazza e si compone essenzialmente di due parti: la Rocca e il palazzo Caetani. La Rocca, con una facciata di circa 40 metri, dispone di tre torri e di un mastio alto 33 metri. Il palazzo eretto su volere della famiglia Caetani, dispone di un bel portale, di un cortile interno ornato da un bel loggiato, all'interno ospita il Museo Civico Archeologico.

Il Duomo

Dedicato a San Pietro venne edificato agli inizi del XII secolo, originariamente di forme gotiche, venne rimaneggiato nel corso dei secoli fino ad assumere le attuali forme. Sulla facciata da notare il portale sormontato da un rosone e da un bassorilievo raffigurante l’immagine di Gesù, San Pietro e San Paolo. L’interno, a tre navate, conserva uno splendido ambone ornato con i simboli degli evangelisti.

La chiesa di San Domenico

La chiesa venne realizzata nel XIV secolo, su di un precedente complesso, assieme all’adiacente convento, in cui vi soggiornò per un lungo periodo Tommaso d’Aquino. All’interno della chiesa è conservata una “Madonna del Rosario” di Sebastiano Conca.

Terracina

Nota località balneare, dispone di più di 4 chilometri di spiagge di dorata sabbia fine. Il primo nucleo della città venne edificato dove ora sorge la città alta, mentre la città bassa è di origini più recenti, qui trovano sede attività turistiche, negozi, bar. Secondo la leggenda, venne fondata da un gruppo di esuli di Sparta, che seguendo le loro usanze, facevano cenare gli ospiti a terra “Terra Cena”, da qui il nome Terracina. In realtà si pensa che la città venne fondata dai Volsci, ma raggiunse il suo massimo splendore e sviluppo in epoca Romana, quando, grazie al suo porto, fu al centro di molti scambi commerciali. Terracina rappresentò, sempre in epoca romana, un’importante punto di collegamento tra Roma e i possedimenti meridionali dell’impero, al punto che Traiano per rendere più agevoli i trasporti fece tagliare il Pisco Montano, visibile ancora oggi.

Coordinate GPS: 41.2963728, 13.233265699999947
Ufficio del turismo: Viale Europa, 204

Da vedere:

Tempio di Giove Anxur:

Posto sulla cima del monte Sant’Angelo, il tempio venne edificato nel I secolo A.C. come parte di altre 7 costruzioni. Le sue poderose arcate sono visibili anche da molto lontano, notevole è la vista che si gode sul golfo, sulle isole e sull’entroterra. In estate si consiglia la visita al tempio al mattino oppure nel tardo pomeriggio quando il sole è meno caldo.

Duomo:

Terracinaposto nella parte bassa della città, il duomo venne costruito nel XII secolo e dedicato a San Cesario. Preceduto da una scalinata e da un portico sorretto da colonne è stato ampiamente rimaneggiato nel 700, l'interno è a tre navate divise da colonne. Da notare il campanile in stile romanico-gotico.

Piazza del Municipio:

assieme a Palazzo Venditti e al Capitolium la Piazza è il centro della Terracina Medioevale sulla quale si apre l’area del Foro Emiliano

Museo Civico:

TerracinaSituato nel centro storico, all'interno della Torre Frumentaria racchiude reperti di ritrovamenti delle aree circostanti.

Dal porto della città partono  traghetti e navi veloci per le isole Pontine, Ponza è visitabile anche con una gita giornaliera mentre se volete recarvi a Ventotene vi consigliamo di soggiornare sull’isola almeno una notte.

san felice circeo

Nota località balneare posta al centro dell’omonimo parco nazionale, dove, nascoste dalla lussureggiante pineta del Monte Circeo, trovano sede parecchie ville. I primi insediamenti in questa zona risalgono alla preistoria. Sicuramente la città intorno al 400 fu colonia romana, successivamente venne saccheggiata sia dai Goti che dai Saraceni, nel XI secolo venne ricostruita e fortificata. La città è divisa nella città nuova posta a valle, e dal borgo medioevale situato sul Monte. Nel borgo sono ancora visibili parte delle mura, la Torre dei Templari, che assieme alla Casa dei Cavalieri, è attualmente sede del comune. Dalla piazza del comune si scende verso piazza Vittorio Veneto ornata da una fontana, la piazza costituisce il cuore della vita cittadina. Lungo le viuzze del borgo, tra meravigliosi scorci sulla baia e sulle isole, trovano sede eleganti ristoranti e caratteristici negozietti.  Salendo in cima al Monte si può godere di una meravigliosa vista sulla costa e sulle isole pontine oltre che visitare i resti dell’acropoli dell’antica Circei. L’ufficio del turismo di San Felice potrà fornirvi informazioni su escursioni in barca alla grotta Azzurra e lungo costa, durante l'escursione è possibile immergersi per un bagno nelle limpide acque. Se siete amanti della natura non potete mancare un’escursione all’interno del parco nazionale del Circeo, dove potrete scegliere di percorrere uno dei vari sentieri naturalistici. Molte escursioni sono state pensate anche per i bambini.

Coordinate GPS: 41.2594747, 13.093317100000036 
Ufficio del Turismo: Piazza del Comune
Vai al Sito del parco nazionale del Circeo

abbazia di fossanova

L’abbazia venne edificata dai monaci benedettini sui resti di un’antica villa romana nel IX secolo. Inizialmente dedicata a Santo Stefano, mutò nome in seguito a lavori di bonifica eseguiti ad opera dei monaci cistercensi nelle pianure circostanti e, all'apertura di un canale denominato appunto “Fossa Nova”. L’abbazia fu molto ricca durante il medioevo ma, a partire dalla metà del 1400 iniziò per lei un lungo periodo di decadenza. Nell'abbazia morì nel 1274 Tommaso d’Aquino, il cui corpo venne conservato qui fino al 1369, anno in cui venne traslato a Tolosa. All'abbazia, attualmente gestita dai frati minori Conventuali, si accede tramite una porta ad arco, dopo una prima corte, affiancata da edifici ottocenteschi, si accede ad una seconda corte, dalla quale si può ammirare la facciata della chiesa ornata da un rosone. L’interno della chiesa, semplice ma allo stesso tempo imponente,  è a tre navate divise da 14 colonne congiunte da archi, sui quali si aprono delle monofore; il coro conserva degli affreschi del 1300. A destra della chiesa sorge l’abbazia della quale è visitabile il chiostro a pianta rettangolare, dove intorno ad un giardino, su di un rialzo, sono poste delle colonnine finemente lavorate che formano trifore e quadrifore. Intorno al chiostro sono disposti: il refettorio a forma rettangolare con tetto sostenuto da archi, la sala delle riunioni e la Sala Capitolare. Tramite un corridoio si accede ad un cortile attiguo, dove aveva sede la foresteria e dove morì Tommaso d’Aquino, oggi nello stesso locale vi è una cappella. Nella vecchia foresteria è invece allestito il Museo Medioevale dell’abbazia. Molto suggestiva è la festa medioevale che si tiene nell’abbazia ogni anno agli inizi di Agosto.

Coordinate GPS: 41.438056, 13.195832999999993
Orari: tutti i giorni 7-12 e ora solare 15-18 ora legale 16-19
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I meravigliosi giardini custodiscono ciliegi cinesi, roseti, gelsomini, peri tropicali, pini messicani e svariate specie di piante rare; sorgono sulle rovine di una città edificata intorno alla metà dell’VIII secolo e abbandonata alla fine 1300, in seguito a saccheggi e distruzioni. Dell’antica città di Ninfa rimangono la torre alta 32 metri, i ruderi dell’antico castello Caetani, parte delle mura di cinta, resti di case e di numerose chiese. Un fiume e un laghetto nel quale si specchia la torre fanno da cornice agli splendidi giardini, dichiarati nel 2000  Monumento Naturale della Regione Lazio. Il nome dei giardini deriva da un tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi (divinità delle acque sorgive). Ninfa è stata donata alla fondazione Roffredo Caetani da Lelia, ultima erede della famiglia

Orari: per gli orari delle visite guidate vai al sito
Ingresso: individuale 8€ fino a 11 anni gratis Coordinate GPS: 41.5817267, 12.956177700000012
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Sermoneta

Lazio - provincia di Latina

Le origini della città sono tutt'oggi ignote e poca è la documentazione storica a cui affidarsi. La città, che sorge su di un colle a circa 250 metri di altitudine, oltre ad essere stata nominata destinazione Europea d’eccellenza, nel 2013 si è meritata il titolo di  “Gioiello d’Italia”. Passeggiando per il le vie medioevali del borgo si incontrano negozi di souvenirs, ristoranti e bar, mentre nella parte più esterna si aprono begli scorci sulla pianura circostante.

Coordinate GPS: 41.54997059999999, 12.983686799999987
Ufficio del Turismo: Corso Garibaldi 1

Da vedere:

La Cattedrale:

dedicata a Maria Assunta, venne probabilmente edificata nel XII secolo sui resti di un antico tempio dedicato a Cibele, grazie all'aiuto dei monaci cistercensi della vicina abbazia di Fossanova;  nel corso della sua storia la chiesa ha subito notevoli rimaneggiamenti, fino ad assumere le attuali forme gotico-romane. L’interno a tre navate divise da colonne, dispone di un abside di forma quadrata e conserva un’affresco del “Giudizio Universale”, un dipinto di Benozzo Gazzoli raffigurante la “Madonna con gli angeli” e  dipinti con episodi della vita di Maria

sermoneta

Castello Caetani

Attualmente di proprietà della fondazione Roffredo Caetani, il castello venne costruito dalla famiglia Annibaldi, della struttura originaria rimangono solamente la torre Maschio alta 42 metri, il Maschietto e la sala dei Baroni. Il castello venne acquistato intorno al 1300 dalla famiglia Caetani, che compì importanti lavori di ristrutturazione, stravolgendo la struttura originaria. Durante la seconda guerra mondiale venne parzialmente distrutto dai bombardamenti e restaurato dopo la fine del conflitto. Attualmente si accede al castello tramite un ponte levatoio che immette nella Piazza delle Armi, superato il maschio si visitano le prigioni e la casa del Cardinale, dove sono ancora visibili affreschi dell’XI secolo.

Orari: da novembre a marzo 10-12 e 14-16, da aprile a ottobre 10-12 e 15-18 (settembre 15-17)
Ingresso: adulti 7€, fino a 11 anni gratis
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Le mura di cinta:

tipica dell’epoca medioevale la prima cinta venne eretta intorno al XIII secolo dalla famiglia Annibaldi, successivamente, intorno alla metà del 1400, venne estesa e fortificata dalla famiglia Caetani. Nel 1550 l’architetto militare Castriotto la dotò della “Tenaglia” per permettere alle mura di reggere agli assalti delle nuove armi.

Il Belvedere:

dal quale si può ammirare il panorama della pianura sottostante, a fianco la chiesa di San Michele Arcangelo.

L’abbazia è situata nel comune di Sermoneta, sulle pendici del monte Corvino. Le origine dell’abbazia sono tuttora ignote, ma si pensa venne fondata intorno al X secolo dai monaci basiliani, distrutta, venne ricostruita intorno al XIII secolo dai cavalieri templari. L’abbazia, inizialmente dedicata a San Pietro, venne in seguito dedicata anche a San Paolo. La chiesa eretta nel 1240 è di forme gotiche, da notare la croce scolpita sul rosone, tipica dei templari. L’interno è a tre navate divise da colonne rettangolari; all’esterno della chiesa vi è il chiostro a pianta quadrata, al centro del quale è posta una cisterna. Intorno alla cisterna è stato Abbazia di Valvisciolodisegnato un giardino, separato dalla navata da colonnine doppie e capitelli decorati a motivi floreali. Sul chiostro si aprono la sala capitolare, a due navate, divise da colonne, e il refettorio, a una navata, dove i monaci mangiavano ascoltando le letture. Nel dispensario ha ora sede la Galleria Stanislaoo White.

Coordinate GPS: 41.5680457, 12.981189099999938
Orari: tutti i giorni 9-12 e 16 al tramonto
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Castel FumoneGrazioso borgo medioevale, posto in cima all'omonimo monte, le cui origini si perdono nel tempo. Secondo alcuni storici i primi edifici sorsero all’epoca dell’ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo che, cacciato dalla città eterna, si fece costruire qui una Rocca fortificata da 14 bastioni, dei quali si conservano ancora i resti. Successivamente, a causa della posizione strategica, il luogo fu conteso e dominato da varie famiglie; un detto riferito al borgo dice infatti “quando Fumone fuma la valle trema”.  La visita al borgo inizia dopo aver superato la Porta Romana, e si snoda attraverso un percorso fatto di viuzze lastricate di ciottoli affiancate da case in pietra, torri, orti, stalle e magazzini, il tutto perfettamente conservato.

 

 

Castel FumoneIl castello:

di proprietà della famiglia Longhi De Paolis, è ultimamente sorto agli onori della cronaca per via dei fantasmi che si dice lo popolino. L’attuale proprietario, il Marchese Longhi De Paolis, ne ha contati ben 18, tra i quali i più noti sono il fantasma del piccolo Francesco, la cui leggenda narra sia stato avvelenato dalle 7 sorelle, e il fantasma della madre, divenuta pazza in seguito alla morte del figlio, avvenuta in tenera età. In epoche precedenti il castello fu sede delle prigioni Pontificie, quì vennero tenuti prigionieri l’antipapa Gregorio VIII e papa Celestino V. All’interno del castello sorge uno dei giardini pensili più grandi d’Europa con siepi e piante ad alto fusto.

Ubicazione: Via Umberto I, 27 - Fumone - Frosinone
Coordinate GPS: 41.7271288, 13.28967549999993 Orari: aperto tutti i giorni con visite guidate a pagamento in inverno 10-13 e 15-18 in estate 10-13 e 15-20
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Graziosa città di antichissime origini posta su di una collina alle pendici dei Monti Ernici. Le ciclopiche mura di cinta testimoniano l’importanza assunta in epoca romana, devastata durante le guerre gotiche venne in seguito dominata dalla famiglia Conti, per divenire parte dello Stato della Chiesa. La città raggiunse il suo periodo di massimo sviluppo politico e culturale nel XIII secolo, periodo in cui sorsero significativi monumenti religiosi e palazzi civili.Alatri

Coordinate GPS: 41.7252936, 13.341203599999972

Da vedere:

L’acropoli:

Di notevole importanza l’inespugnabile cinta muraria, eretta in epoca romana senza l’ausilio di calce o incastri, nella quale si aprono la porta Minore o della Fertilità e la porta Maggiore. All’interno delle mura sorgono: la cattedrale dedicata a San Paolo, dove viene custodita l'urna con la celebre "Ostia Incarnata", un'eucarestia divenuta miracolosamente carne tra il 1227 e il 1228. La chiesa è preceduta da una vasta piazza con una scalinata in pietra. L'edificio, sebbene sia stato costruito intorno all’anno 1000, si presenta con una facciata in stile settecentesco in seguito a restauri avvenuti in quell'epoca. Bellissimo il panorama che si gode dal belvedere antistante la chiesa.

AlatriPalazzo Gottifredo:

Il palazzo costruito nel XIII secolo, come residenza del cardinale Goffredo di Raynaldo, si presenta con la forma di una casa-torre con bifore gotiche. All’interno del palazzo è ospitato il Museo Civico con importanti reperti di epoca etrusca, romana e del periodo medioevale.

 

 

AlatriLe Piagge:

Si tratta della parte più antica della città costituita da caratteristici quartieri medioevali con viuzze, scalinate e fontane, da non perdere una passeggiata tra queste vie ricche di suggestivi scorci.

Piazza Santa Maria Maggiore:

La piazza costituisce il centro politico, sociale e religioso della città, da qui partono le viuzze delle piagge, il percorso che conduce all'acropoli e alla chiesa di San Francesco. Al centro è ornata da fontana Pia, mentre da un lato sorge l’omonima chiesa e dall'altra la Chiesa degli Scolopi.

 

AlatriChiesa di Santa Maria Maggiore

Costruita intorno al V secolo, la chiesa, deve le sue attuali fattezze ad un radicale rifacimento avvenuto nel XIII secolo. Dispone di una facciata in stile gotico-romanico ornata da un bel rosone, tre portali d'accesso e su di un lato un possente campanile ornato da bifore. L’interno a tre navate custodisce diverse opere di pregio tra le quali ricordiamo “La Madonna di Costantinopoli” il "trittico del Redentore" e un Fonte Battesimale.

Chiesa degli Scolopi

L'edificio venne costruito tra il 1734 e il 1745 su progetto dell'architetto Benedetto Margariti da Manduria. All'interno sono custoditi dipinti del pittore veneto Benedetto Mora e di Carmine Spinetti.

AlatriChiesa di San Francesco

La chiesa venne costruita verso la seconda metà del 1200 assieme all'adiacente convento. L'interno subì notevoli trasformazioni nel corso del '600 e conserva una deposizione del '600 di scuola napoletana e la reliquia del mantello di San Francesco d'Assisi, donata dallo stesso Santo alla città nel 1222.

AlatriNel Chiostro è stato casualmente ritrovato nel 1996 il dipinto del "Cristo nel Labirinto", un dipinto piuttosto unico nel suo genere che ha suscitato notevole interesse. L'immagine di Cristo viene rappresentata al centro dell'arcaico simbolo del Labirinto con entrata ed uscita coincidenti, dieci cerchi neri ai quali si intercalano corridoi bianchi. Le origini del dipinto sono tutt'ora ignote anche se è databile intorno al XIII-XIV secolo d.C.

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